Sicuramente una delle prime cose a cui avrai pensato quando il tuo cucciolo è entrato in famiglia è quella di trovare un buon veterinario.

Difficilmente invece avrai pensato di trovare un educatore cinofilo che ti aiuti a comprendere e gestire meglio sotto il profilo comportamentale il tuo nuovo amico peloso.

Niente di più sbagliato!

Così come è fondamentale la salute del tuo cane, è altrettanto importante iniziare fin da subito un percorso che porti il tuo cane a non avere nessun tipo di problema comportamentale in futuro.

Ora starai pensando “Beh Claudia io cresco il mio cane da solo senza il supporto di un addestratore, poi se avrò problemi cercherò un addestratore che mi aiuti a risolverli”.

Che bella idea…
Praticamente è come dire che invece di affidarmi ad una corretta alimentazione, aspetto di diventare obeso e poi vado dal nutrizionista :D.

Certo ci sono persone che fanno così, ed infatti il 90% dei clienti che mi contatta per una lezione sono persone che già hanno problemi con il proprio cane, ma il mio  compito è indicarti la strada migliore, non la più comoda.

“Claudia mi stai convincendo…dimmi di più…”

Eccoci, immaginavo saremmo arrivati a questo punto.
Sia se hai già un cane grande e problematico, o ancor meglio se sei in procinto di fare entrare un nuovo cane in famiglia, ti potrà sempre essere utile conoscere come funziona l’addestramento base.

Partiamo dall’inizio:
A chi è rivolta l’educazione base?

L’educazione base è rivolta a tutti i cuccioli dai 2 ai 6 mesi di vita. In questo periodo i cuccioli non hanno ancora maturato esperienze di vita e sono più predisposti a conoscere, esplorare, in quanto non hanno ancora creato esperienze né positive né negative.

Nel percorso educativo, vengono svolte lezioni individuali alle quali sono accostati momenti di lavoro collettivo; il tutto per impostare una corretta relazione col proprietario , favorendo uno sviluppo sano ed equilibrato del cucciolo  anche nella relazione con membri della stessa specie (conspecifici).

Entriamo ora nei dettagli:
In che consiste il programma educativo?

Ci sono diverse attività da trattare con un cucciolo:

  1. Il gioco
  2. La socializzazione
  3. La manipolazione
  4. I comandi di base
  5. Il problem solving
  6. La solitudine
  7. Il trasportino
  8. La gestione del guinzaglio.

La prima attività su cui bisogna lavorare è il gioco.


Giocare con il proprio cane ha una grande importanza in quanto contribuisce

“Bene Claudia io gioco sempre con il mio cane quindi non ho bisogno di un addestratore

Quello del gioco è un argomento che tratto spesso con i miei clienti, proprio perchè si dà per scontato che qualsiasi tipo di gioco con il proprio cane vada bene.

Avrai quindi capito che ci sono modi giusti e modi sbagliati di giocare con il proprio cane.

Per esempio ci sono dei miei clienti uomini – praticamente tutti – (eh si cari maschietti…con voi ci vuole una pazienza enorme…) che giocano con i propri cuccioli mettendogli continuamente le mani davanti la bocca, facendosi mordicchiare ed invitando il cane a piccoli morsetti, ed è un comportamento che anche se ti sembra innocuo ha delle conseguenze errate enormi in quanto il piccolo imparerà a dirigere il morso sul vostro corpo e da adulto potrebbe creare a voi o ad altre persone gravi danni.

Per far sviluppare in modo corretto l’attività orale del cane bisogna invece utilizzare giochi appositi  come corde, salamotti, palline.

Grazie a questi strumenti possiamo insegnargli tante cose, ma soprattutto con il giusto lavoro lo porteremo a far capire quando è il momento di lasciare la presa e quando sta esagerando con la pressione dei denti.

Sul come usare i giochi ci tornerò in altri articoli e video in cui ti mostrerò il modo corretto per giocare con il tuo cane.

Ricorda soprattutto che l’insegnamento è più facile se passa attraverso il gioco.

Altro aspetto fondamentale nei primi mesi del nostro cucciolo (e non solo) è “la socializzazione”.
La socializzazione la possiamo considerare l’attività fondamentale affinché il cucciolo impari a relazionarsi nella maniera più corretta con umani, animali e ambienti.

Alla base di ogni problema comportamentale, come per esempio la paura e l’aggressività, vi è infatti  una mancata e/o errata socializzazione.

Possiamo infatti distinguere 3 aree di socializzazione:

Affinché un cane sia equilibrato e non abbia risposte comportamentali errate è opportuno che interagisca almeno con 100 persone diverse, 100 cani diversi, 100 posti diversi.

Il terzo aspetto è la manipolazione.
La manipolazione consiste in massaggi eseguiti su tutte le parti del corpo del cucciolo, cosi’ da estendere le zone fredde (zone dove il contatto non infastidisce il cane) e ridurre quelle calde (zone dove il contatto crea fastidio al cane).

In questo modo quando sarà necessario toccare zone come zampette, posteriore, bocca, non avremo un cane che si ritrae, rendendo complicato il controllo.

Altro effetto sortito dalla manipolazione è la calma che si trasmette al cane.

– Il quarto aspetto è il lavoro sui comandi base.

Esistono tantissimi comandi di base come per esempio:
“ SEDUTO”, “TERRA” , “RESTA” , il “RICHIAMO” e il “LASCIA”
Tutti importanti da insegnare in quanto permettono di gestire meglio il cane nei vari contesti in cui ci si può trovare.

Ora ti starai chiedendo a cosa possono servire dei semplici comandi nella vita quotidiana, come il “seduto” o il “resta” di cui parlavo prima.

In realtà ti servirà anche nelle cose più banali, come prendere un caffè ad un bar con un amico, senza vederti costretto a lasciare il tuo cane a casa.

Lo porti con te, gli dirai un bel “SEDUTO” accompagnato da un “RESTA”, ed il tuo cane invece di girare intorno, abbaiare ai passanti o al primo cane che vede passare, resterà seduto e tu potrai goderti caffè e chiacchiere con l’amico senza vederti costretto a pagare il conto di fretta perché il cane ti sta creando disagi.

– La quinta attività è il Problem Solving. –

Si tratta di giochi, di diversi livelli di difficoltà, che permettono di attivare la mente del cane, la sua capacità di risolvere problemi, utilizzando il fiuto e l’ingegno.

La sesta attività è la solitudine

Molti cani non sono abituati all’assenza del proprietario e quando vengono lasciati soli spesso distruggono oggetti, o lasciano i bisogni in posti insoliti.

Ciò accade perché non si è svolto un lavoro sul distacco dal proprietario, sulla calma da avere in assenza del proprietario e ciò è possibile realizzarlo con il lavoro in “copertina” , abituando il cucciolo a restare solo, ogni volta per un tempo maggiore.

– La settima attività riguarda il trasportino –

Questo è uno strumento molto importante al quale abituare il cucciolo.

Da adulto può essere necessario  far entrare nel trasportino/kennel il cane, per un viaggio, per andare dal veterinario, ma se non si è svolto il giusto lavoro da cucciolo, il cane adulto sarà restio ad entrare in questo “tunnel” che non ha mai visto.
Mentre se si sono create le giuste esperienze positive da cucciolo non avrai problemi a fare entrare il tuo cane adulto nel trasportino.

– Ottava e ultima attività, sicuramente non per importanza, la GESTIONE DEL GUINZAGLIO –

E’ fondamentale insegnare al cane ad andare a guinzaglio senza tirare, senza andare troppo indietro o troppo avanti, ma stare al nostro fianco.

La posizione del cane rispetto alla nostra vuol dire molto anche sul ruolo che pensa di ricoprire nei nostri confronti; avere il proprio cane di fianco , vuol dire andare insieme nella stessa direzione, collaborare e cooperare.

Il guinzaglio è un’estensione del nostro braccio, con questo strumento comunichiamo al cane tutte le nostre sensazioni, influenzando la sua visione e il suo atteggiamento verso il mondo circostante.

La costruzione del guinzaglio si può realizzare spezzando in esercizi semplici i vari movimenti, per poi unirli e condurre il cane in una piacevole passeggiata.
Diversa è invece la condotta vera e propria (tipica dell’obedience) perché in passeggiata ,al cane ,chiediamo solo di non tirare, mentre gli è concesso il resto come annusare e marcare.

Per concludere, come avrai capito il mio consiglio è quello di affidarti subito ad un educatore cinofilo nei primi mesi di vita del tuo cane.
Se ormai i primi mesi di vita sono passati, naturalmente non è mai troppo tardi ma il percorso da fare è più complesso rispetto al lavoro sul cucciolo.
Un po’ come imparare un abilità da bambino o impararla da adulto, le difficoltà che abbiamo noi adulti sono superiori rispetto a quelle dei più piccoli.

Segui costantemente il blog ed il gruppo Facebook, in modo da apprendere sempre cose nuove che ti aiuteranno nella relazione con il tuo cane, e non dimenticare soprattutto di applicare le cose che leggi.